Home > San Francesco > Strade

info@fabrianostorica.it

Le strade di San Francesco

 

di Federico Uncini

 

Quale percorso fece il Santo per arrivare a Fabriano la prima volta nel 1209 ?

Secondo gli storici uscì da Assisi attraverso la porta del castello che immetteva in direzione di S.Maria di Legnano, verso la Marca. Raggiunto Pian della Pieve si trovò di fronte ad un bivio: una strada portava verso Gualdo e l'altra a nord di Nocera.

Se avesse proseguito verso Gualdo lungo la valle del Tescio, Pian della Pieve, S.Maria di Lignano, Valmacinara, Lanciano e riguadagnato la Via Flaminia, avrebbe avuto a disposizione quattro valichi in direzione di Fabriano: Valsorda, Valmare, Croce d’Appennino e Fossato.

Se invece fosse passato a nord di Nocera, avrebbe avuto a disposizione due valichi: passo degli Scannelli e del Termine. Questi due valichi si potevano raggiungere attraverso la via Pian della Pieve, S.Maria di Lignano, S.Lucia, S.Bartolomeo di fossa Lupara, (a sud di Valmacinara), Ponte Parrano, Capodarco. Lungo questo tratto erano presenti tre ospedali per i pellegrini e i viandanti: S.Biagio di Ponte Sassi, S.Bartolomeo di fossa Lupara, S.Lucia di Capodarco.

Se fosse passato a sud di Nocera, avrebbe attraversato da Pian della Pieve, le Montarelle, Satriano, la rocca di Postignano, Nocera, Bagnara, passo Cornello, valle del Potenza, Orve, Salmaregia.

Il Santo come testimoniano gli scritti “la leggenda perugina” e “Vita di S.Francesco di S.Bonaventura” frequentò i paesi di Satriano, Nocera e Bagnara: “Fu invia o un drappello di cavalieri dal popolo Assisi per devozione verso il Santo. Giunti presso un villaggio assai povero, detto Satriano, gli accompagnatori, avendo fame ed essendo altronde ora di mangiare, si misero in giro per cercare di comprare qualcosa; ma, non avendo trovato nulla se ne tornarono a mani vuote. Il Santo allora li ammonì: « Voi non avete trovato la perché avete avuto più fiducia nelle vostre mosche, non in Dio ». Egli chiamava « mosche » i soldi. poi aggiunse: « Tornate, invece, alle case a cui avete bussato e chiedete umilmente l'elemosina. E non come l'errore di credere che sia cosa da far vergogna vile questa, perché, dopo il peccato originale, solo il grande Elemosiniere, concede, e con larga bontà ogni bene, tanto ai degni che agli indegni». Quei cavalieri, messa da parte ogni vergogna, andarono a chiedere l'elemosina con tutta semplicità, e sì, per amor di Dio, ottennero molto di più di quanto ebbero potuto acquistare col denaro. Perché i poveri abitanti di quel villaggio, ispirati da Dio e commossi, non solo offrirono generosamente le loro cose, ma anche i loro servigi. Così avvenne che la ricca povertà Francesco soddisfece pienamente a quella indigenza, quale il denaro non aveva potuto dare sollievo”.

“Dopo un soggiorno a Siena e a Celle di Cora, venne Francesco presso la chiesa della Porziuncola, di qui si recò poi nel luogo di Bagnara, sopra la città di Nocera, per dimorarvi. Colà era stata appena costruita una casa per i frati, e il Santo vi abitò molti giorni. Si aggravò sensibilmente, avendo cominciato l'idropisia i suoi piedi e anche le gambe gli assisani ne furono informati, mandarono in gran fretta a Bagnara dei cavalieri, con l'incarico di condurre il Santo ad Assisi, nel timore che venisse a lontano ed altri s'impossessassero del suo santo. Mentre dunque riconducevano il malato, la comitiva fece una sosta per il desinare in un borgo (Satriano) del contado di Assisi. Francesco con i compagni si fermò nella casa d'uno del paese, che lo ricevette con molta gioia nel frattempo che i cavalieri giravano per il borgo, per reperire delle provviste, ma non trovarono nulla. Tornati da S.Francesco, gli dissero in tono di scherzo: «Fratello, è nessario che ci diate delle vostre elemosine, poiché ci riesce di trovare nulla da acquistare». Francesco replicò loro con grande slancio spirituale: non avete trovato niente proprio perché confidate nelle mosche, cioè nel denaro, e non in Dio. Ma tornate per le case dove siete passati per fare le compere, e non vergognarvi domandate l'elemosina per amor di Signore ispirerà quelle persone. Essi andarono e chiesero l'elemosina, come aveva ordinato il padre santo. Uomini e donne diedero generosamente e con la gioia più viva ciò che avevano in casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Antica strada che da Croce d'Appennino

scende verso Fabriano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tipica strada sterrata

e paesaggio della zona

 


- © 2011 Fabriano Storica ® -