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Fabriano, notizie in breve

 

La città (325 metri s.l.m.) è collocata in un ampia valle, sul versante est dell'Appennino umbro-marchigiano, distesa in larga parte sulla riva destra del Giano, affluente del fiume Esino. E' sede dell'Unione montana Esino-Frasassi e conta nell'insieme una popolazione di circa trentamila abitanti.

Il territorio comunale, per superficie tra i più estesi in Italia ed inserito in larga parte all'interno del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, comprende numerose frazioni, inserite spesso in un ambiente paesaggisticamente attraente, alcune delle quali con tracce e segni storici e monumentali degni di attenzione. Molti i luoghi ricchi di spiritualità frequenati anche da San Francesco d'Assisi e dai suoi primi compagni: pievi, eremi, monasteri ed abbazie. Importante fu qui la presenza monastica nei secoli: due i santi riformatori benedettini di cui si conservano tuttora le spoglie: San Romualdo Abate fondatore dei camaldolesi e San Silvestro Abate fondatore dei silvestrini.

L'originario impianto urbanistico medievale risulta tuttora riconoscibile. Il Centro storico, nella sua peculiarità architettonica, presenta tratti che lo rendono particolarmente interessante: degni di nota il duecentesco Palazzo del Podestà con il suo voltone affrescato e la fontana Sturinalto in Piazza del Comune. Universalmente noto è il Museo della Carta e della Filigrana sito nel complesso di San Domenico; numerosi sono i Palazzi, i Monumenti e le Chiese di rilievo. Da visitare è la Pinacoteca Civica, la cui raccolta ospitata nel quattrocentesco Spedale del Buon Gesù è, per vastità e qualità delle opere, da molti indicata come una delle più importanti dell'Italia centrale. E'inoltre possibile visitare: il Museo del Pianoforte Storico e del Suono, il Museo dei Mestieri in Bicicletta, il Museo Diocesano, la storica farmacia Mazzolini-Giuseppucci e la collezione d'arte contemporanea Ruggeri-Mannucci.

A cavallo tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento la città vede progressivamente modificarsi il suo assetto; l'impetuoso e straordinario decollo industriale del secondo dopoguerra finisce per caratterizzarla in modo preponderante. Accanto all'antica produzione cartaria per cui la città è nota in tutto il mondo, si sviluppa in maniera ramificata e consistente quell'industria metalmeccanica (elettrodomestici in particolare e cappe aspiranti per la cucina) che tuttora costituisce la principale attività produttiva.

 


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